In Fly, Melkio trasforma l’idea di volo in una narrazione visiva nitida: una sagoma essenziale si solleva grazie ad ali-parentesi e linee direzionali, mentre accenti cromatici minimi attivano il senso del movimento. Il suo segno netto—contorni puliti, campiture asciutte, gerarchie chiare—rende il pop surreale immediatamente leggibile: il bianco attivo diventa spazio mentale, pausa che fa respirare la composizione e amplifica la percezione di leggerezza. Tipici dell’autore sono la linearità del disegno, l’uso del colore come sottolineatura (mai decorazione) e l’invito al gioco intelligente: l’immagine si capisce subito e si interpreta a lungo, come un pittogramma poetico che parla a pubblico e collezionisti di arte contemporanea. La componente materiale sostiene questa chiarezza: un’incisione su carta in formato 34,5 × 33 cm che valorizza la fisicità del tratto e la precisione degli accenti; la pressione di stampa esalta il contrasto tra segno nero e campiture tenute, restituendo una grafica d’autore con identità visiva forte. “Fly” condensa l’estetica di Melkio—immaginario surreale, disegno essenziale, narrazione onirica—in un’immagine positiva, ordinata e pronta a dialogare con ambienti contemporanei attenti a leggibilità, equilibrio e design.